Ingegneria made in italy
Ci sono storie che sembrano uscire dalla fantasia di autori in grado di tessere trame fantastiche, ma la realtà è che la vita è fatta di persone speciali che superano di gran lunga la fantasia, e possono farlo grazie alla passione, all’impegno e alla visione che hanno al di là del tempo che vivono, degli strumenti che hanno.
1908
Per la precisione il 5 Settembre, al Politecnico di Torino, Emma Strada si laurea in ingegneria, ed è la prima donna italiana a farlo. Un evento così straordinario che la commissione impiega un’ora per decidere se chiamarla ingegnere o ingegneressa. In qualche modo figlia d’arte, visto che il padre (Ernesto Strada) aveva uno studio tecnico di progettazione di impianti industriali e civili, ma non per questo si risparmiò laureandosi con il massimo dei voti.
AIDIA
Nel 1957 Emma fonda l’ Associazione Italiana Donne Ingegnere e Architetto insieme a:
– Adelina Racheli
– Alessandra Bonfanti
– Vittoria Ilardi
– Anna Enrichetta Amour
– Lidia Lanzi
– Laura Lange
– Ines del Tetto
Grazie alla lungimiranza di Emma, oggi l’AIDIA è un osservatorio sulla condizione femminile nel settore tecnico, e dal 2019 collabora con ASVIS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile).
Progetti
Nella sua carriera Emma Strada ha lavorato a:
– Galleria di accesso ad una miniera di Ollomont (Valle d’Aosta)
– Progettazione e costruzione della “Automotofunicolare di Catanzaro”.
– Costruzione del ramo calabrese dell’acquedotto pugliese.
– Progettazione e direzione delle operazioni di scavo di una miniera d’oro vicino a Macugnaga (Monte Rosa).
In”Genio”ere
Quante cose può essere una persona? Forse tante quante sono i desideri che spingono le sue passioni.
Leonardo da Vinci non ha bisogno di presentazioni ed è giusto parlarne proprio per la sua capacità di aver segnato parte del cammino dell’umanità e se non nelle reali produzioni della mente, di sicuro nella spinta emotiva che ha mosso milioni di persone dalla sua morte ad oggi.
Ingegnarius
La passione per l’osservazione e il lavoro di bottega hanno donato a Leonardo la possibilità di strutturare il suo modus operandi in modo scentifico. Sembra che Leonardo abbia donato all’ingegneria la sua voglia di essere ricordato nel tempo, proprio come il Brunelleschi e la sua famosa cupola della cattedrale di Firenze. Mettere insieme natura e meccanica è stata la visione innovativa del genio di Leo che ha anticipato di cento anni il percorso scentifico.
Passione Passione Passione
Ogni era ha i suoi geni e i suoi innovatori, persone in grado di dare una spinta all’intera umanità se non nella concretezza delle opere, di sicuro nella meraviglia e la magia dell’ispirazione. Ci sono tanti modi per regalare il proprio nome alla storia, e tutti hanno come base di partenza la passione irrefrenabile di seguire i propri sogni o il proprio istinto, arricchendoli giorno dopo giorno con lo studio e la dedizione.
TeamMPM
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